Come ogni anno l’Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari “A.Gabriele” di Tortora (CS) nelle sue attività di progettazione, si prepara al Natale come ad un momento cardine attraverso il quale interfacciarsi con il territorio, riflettere, analizzare temi di profondo spessore morale, condividere valori ed emozioni con famiglie e docenti, al fine di ridarsi appuntamento a dopo le vacanze, più ricchi di quelle esperienze di animo e cuore che rendono pronti ad affrontare ogni nuovo giorno e ogni nuovo passo. Quest’anno il tema scelto è complesso e speciale: gli alunni, dopo un lungo dibattito ed in seguito alle proposte di alcuni docenti, hanno espresso il desiderio di voler vivere questo momento ricordando emozioni e valori di coloro che difendono la nostra Patria.

Essere un soldato o meglio “diventare” un soldato o far parte delle Forze Armate in questi ultimi anni sembra discostarsi dagli interessi e dalle curiosità dei giovani, sempre più abituati , coinvolti e sconvolti da tecnologie “estreme” che dilaniano sempre di più il senso dell’osservazione, il senso dello stare insieme, il senso della difesa di un valore o di un obiettivo. Ebbene crediamo che il ruolo della nostra scuola nel territorio sia sempre di più quello di indurre a riflettere su tematiche sanitarie e sociali, che sollecitino l’interesse di altri giovani e che magari possano fungere da esempio o da traccia a chi non ha la fortuna o la volontà di farlo.
Vorremmo dunque ricominciare a parlare di “Patria” che è sinonimo di “Famiglia” … di “casa”, di “affetti” “valori” e, dunque, di Natale! Parlando con i ragazzi è emerso un dato importante: sembra essere “fuori moda” parlare di guerra, di vita militare, di difesa della Patria, ma anche di droga , AIDS, mafia ecc… oggi i focus di discussione sono altri ma non perché si sia tutto risolto , non perché non siano attuali sempre, ma semplicemente “perché scontati”.
Un problema o un argomento “scontato “ fa paura, perchè c’è l’accettazione passiva a cioè che avviene senza più capacità di reagire né di percepire dunque lasciarsi coinvolgere e sperare. Ecco il desiderio di tornare ad emozionarci davanti ad un inno, ad un canto patriottico, ad una divisa, ad una bandiera: tutti simboli di quella “difesa” che è atta a compiere la propria mission non solo in terra straniera ma anche in famiglia.
Tutti siamo “soldati in famiglia”, le trincee sono i problemi, le case purtroppo spesso campi di battaglia in cui le armi sono i figli , le gelosie , l’indifferenza e la rassegnazione… tutti in trincee di vario genere , siamo chiamati a combattere per proteggere ciò che amiamo.

Il Natale è una chance per pensare meglio e con più intensità a tutto quello che ci sfugge o che diamo per dovuto: così i ragazzi si sono chiesti, sollecitati anche dallo studio della poesia patriottica, come si sentono i soldati a non ritornare in famiglia nel periodo natalizio, cosa li porta a sacrificare se e i propri cari per la Nazione, cos’è una “Missione di pace”? Ma non solo: hanno espresso il desiderio di fargli un augurio speciale e di ringraziarli per tutto ciò che fanno con duro spirito di sacrificio. Chiediamo dunque di condividere questi pensieri ed invitare alcuni rappresentanti della Stazione dei Carabinieri di Praia a Mare che diano testimonianza concreta del loro modo di affrontare la vita attraverso un dibattito, chiediamo di darci la possibilità di essere responsabili e detentori di un messaggio “sociale” che si divulghi in uno dei periodi più sentiti dell’anno.

Saremmo lieti dunque, di ricevervi come graditi ospiti il 17 dicembre, alle ore 17,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Tortora. Le due ore che trascorreremo con alunni, genitori e docenti, avranno un’eco nei cuori di tante persone, in quello dei ragazzi, delle famiglie e degli stessi militari che saremo gioiosi di conoscere. Patria e Famiglia due realtà responsabili dirette, insieme alla scuola, della crescita e del futuro delle nuove generazioni che devono “imparare a reagire” e a “concorrere” per la promozione della pace e dell’unione , sempre!

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